Terapie
Osteopatia viscerale
Osteopatia viscerale
L’obiettivo dell’intervento osteopatico in ambito viscerale è di ripristinare la mobilità fisiologica degli organi così da garantire loro il massimo nutrimento vascolare e la massima forza d’innervazione.
Terapie
Osteopatia viscerale
L’obiettivo dell’intervento osteopatico in ambito viscerale è di ripristinare la mobilità fisiologica degli organi così da garantire loro il massimo nutrimento vascolare e la massima forza d’innervazione.
Sappiamo da i lavori di Glènard che un addome normale è un addome che presenta alla palpazione una tensione normale ed è asintomatico e di fronte alla quale è impossibile avvertire la sede o i contorni dei singoli elementi che formano il contenuto dell’addome stesso, dal momento che essi si confondono a causa della omogeneità della tensione dei vari tessuti e fasce con il complesso di tutti gli altri visceri.
In presenza di lesione osteopatica addominale, al contrario, è possibile rilevare, mediante diverse procedure di palpazione, un organo pieno od un viscere cavo attraverso la parete addominale.
“Laddove la struttura è normale ed armoniosa la malattia non può svilupparsi”
Più in generale, e in termini posturologici, tensioni addominali possono far sentire il loro effetto a distanza per il rapporto che i visceri hanno con gli altri sistemi (muscolo scheletrico con diaframma ileopsoas, muscolatura lombare e addominale) neurovegetativo, vascolare, e linfatico. Non è raro trovare un paziente sbilanciato in avanti per effetto delle tensioni viscerali.
Compito dell’osteopata
- Migliorare il metabolismo locale
- Sopprimere le contratture
- Migliorare la posizione, la mobilità e i rapporti dell’elemento trattato
- Intervenire sull’equilibrio tra la vasocostrizione e la vasodilatazione
- Lavorare sulle aderenze anche cicatriziali
FONTI
– TRATTATO DI OSTEOPATIA VISCERALE J.Weischenk prima edizione 1982
– OSTEOPATIA ricerca e pratica di A.T.Still prima edizione 2000