Patologie

Aderenze cicatriziali

Aderenze cicatriziali

Ogni cicatrice può costituire un punto di perturbazione per il corpo umano.

Patologie

Aderenze cicatriziali

Ogni cicatrice può costituire un punto di perturbazione per il corpo umano.

LE CICATRICI

La maggior parte non costituisce un elemento di alterazione, ma un certo numero può esser causa di dolori, disfunzioni e perfino patologie insostenibili per il soggetto. Una cicatrice irritante genera un elemento di perturbazione del tessuto connettivo, il quale a sua volta, sottomesso alle tensioni e allo stress in questa zona di irritazione, modifica la propria struttura, plasticità ed elasticità e, a lungo, produce una perturbazione della meccanica fasciale che influisce sulla funzionalità di un’area più o meno estesa. Nel caso di cicatrici presenti nella zona dell’addome, il caso più comune è determinato dalle appendicectomie e dal taglio cesareo, che turbano la meccanica dell’organo vicino, sottoposto quindi a una tensione ed irritazione permanente che lo porterà a perdere la mobilità e restare fisso. Le cicatrici si devono considerare come delle zone potenziali di perturbazione.

ADERENZE E IMMOBILITÀ

Le aderenze cicatriziali, molto numerose nel corpo umano, possono essere conseguenza di una cicatrice, di infiammazioni o infezioni, di irritazioni o aumento di contrazioni in zone qualsiasi del corpo. Si producono assai facilmente specie a livello del torace e dell’addome. Solo il fatto di incidere sul peritoneo comporta un’alta potenzialità di aderenze. Hanno la tendenza ad aumentare con l’età.

Le cicatrici a tutti gli effetti vanno a perturbare un ambiente ‘la cute’ estremamente delicato ricco di recettori e, secondo recenti acquisizioni nelle neuroscienze, ha funzioni cruciali per quando riguarda:

  • l’aspetto ‘psico neuro endocrino immunologico’;
  • l’attività del sistema neurovegetativo;
  • riflessi sul sistema viscerale;
  • perturbazioni sul sistema posturale.

Per ultimo, non per importanza, è l’effetto trauma che una cicatrice da e che viene letto dal nostro sistema nervoso come un insulto o un attacco dall’esterno: ovviamente ad ogni trauma c’è una risposta di difesa involontaria non organizzata, adattativa. Da qui l’importanza estrema di valutare l’interferenza della cicatrice nel nostro sistema corpo, e di limitarne il più possibile l’effetto. È sempre più raro incontrare una persona senza cicatrici e quando queste sono perturbanti devono essere sistematicamente trattate perché costituiscono la lesione primaria.

FONTI

PRINCIPI DI MEDICINA MANUALE di Greeman ristampa 2003

Compito dell’osteopata

In osteopatia si tratta la cicatrice in superficie a livello del tessuto cicatriziale attraverso degli stiramenti longitudinali e trasversali. Si passa poi a la lavoro in profondità, perché è a questo livello che si hanno spesso perturbazioni. È frequente incontrare una stitichezza in seguito a una cicatrice da appendicectomia o taglio cesareo, a volte un semplice lavoro su queste cicatrici aiuta a ristabilisce un transito normale. Il secondo esempio riguarda un paziente che in seguito ad episiotomia presenta una dispareunia superficiale che impedisce il rapporto. Un trattamento del tessuto cicatriziale è d’aiuto affinchè tutto ritorni nella normalità.

In osteopatia si tratta la cicatrice in superficie a livello del tessuto cicatriziale attraverso degli stiramenti longitudinali e trasversali. Si passa poi a la lavoro in profondità, perché è a questo livello che si hanno spesso perturbazioni. È frequente incontrare una stitichezza in seguito a una cicatrice da appendicectomia o taglio cesareo, a volte un semplice lavoro su queste cicatrici aiuta a ristabilisce un transito normale. Il secondo esempio riguarda un paziente che in seguito ad episiotomia presenta una dispareunia superficiale che impedisce il rapporto. Un trattamento del tessuto cicatriziale è d’aiuto affinchè tutto ritorni nella normalità.